Nasce la rivista "Rifrazioni"

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25 novembre 2022

È online il primo numero di "Rifrazioni. Rivista scientifica di studi transdisciplinari", espressione dell'impegno di IUSTO nel mondo della ricerca scientifica e nel dibattito sui temi più attuali delle scienze umane e sociali.

Il primo numero è incentrato sul concetto di "sistema", a indicare programmaticamente la prospettiva transdisciplinare che caratterizza la rivista.

La rivista si inserisce nell’ambito delle attività di Seconda Missione (RICERCA) ed è stato realizzato grazie al lavoro di docenti di tutti i Dipartimenti e con la collaborazione dell’ Ufficio Comunicazione Integrata dell'Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE).

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Presentazione della Rivista | 8 febbraio 2023 ore 16

Biblioteca Universitaria «Mario Viglietti» di IUSTO.

Il tema di questo primo numero è il sistema: nelle parole del prof. Alessio ROCCHI che ha curato la presentazione del volume: "Mai come oggi i saperi - e le scelte che talora ne conseguono - necessitano di una logica sistemica, capace di interpretare le complessità dell’uomo e del mondo, senza la pur celata presunzione di possederle compiutamente. Di qui la scelta del nome e del logo della nostra rivista".

  • Introduce: Alessio ROCCHI, Direttore Responsabile della Rivista e Amministratore delegato
  • Saluti istituzionali | Università Pontificia Salesiana di Roma: don Antonio DELLAGIULIA, Decano della Facoltà di Scienze dell'Educazione; e don Mauro MANTOVANI, Decano della Facoltà di Filosofia
  • Interviene: Claudia CHIAVARINO, Direttore Scientifico della Rivista e Direttore Accademico
  • Intervengono alcuni autori del primo numero, tra cui: Francesca NAPOLETANO e Evelina PRAINO. (In aggiornamento)

Modera: Claudio TARDITI, Coordinatore di redazione e Responsabile della Biblioteca Universitaria.

Studenti e docenti sono invitati a partecipare, è necessario confermare la presenza.

CONFERMA QUI

Introduzione

Il progetto di dar vita ad una rivista scientifica edita dallo IUSTO risale agli albori della nostra avventura accademica. Tuttavia, un’iniziativa di questo tipo necessitava non solo dei contributi degli studiosi, ma anche di un sistema articolato capace di dare vita e sostenere nel tempo una rivista universitaria. Un sistema di persone, di saperi, di strutture organizzative, che fosse al contempo solido e flessibile, robusto e antifragile, ovverosia capace di prosperare anche nell’inevitabile disordine del mondo.
Non è dunque un caso che questo primo numero della rivista Rifrazioni abbia come filo conduttore il sistema, tema più che fecondo per molte e diverse scienze, ma anche celebrazione di un traguardo raggiunto da IUSTO all’alba del suo diciassettesimo anno accademico.
Mai come oggi i saperi - e le scelte che talora ne conseguono- necessitano di una logica sistemica, capace di interpretare le complessità dell’uomo e del mondo, senza la pur celata presunzione di possederle compiutamente.
Di qui la scelta del nome e del logo della nostra rivista. Un nome composto da una sola parola, Rifrazioni, ma declinata al plurale come plurali sono le prospettive del comprendere e del conoscere. Non accediamo alla pienezza della verità se non tramite l’incompletezza delle sue parziali manifestazioni e delle nostre balbettanti interpretazioni.
Incompiutezza che si intravede anche nella voluta difettosità dei caratteri che danno forma al logo della rivista, quasi a ricordarci che l’intero resta inaccessibile, che ogni umano sapere porta strutturalmente in sé una quota di invisibile o di nascosto, che ogni nostro tentativo di illuminare il mondo esteriore o interiore genera inevitabilmente altre ombre. E che però, nonostante tutto, possiamo ancora distinguere delle forme, cogliere dei nessi, talora persino intravedere un senso. Perché il rifrangere della luce letteralmente e doppiamente rivela, manifesta e nasconde in un solo atto.
Da questa coscienza, umile ma potente antidoto ad ogni forma di arroganza (quand’anche avvolta da un’aurea di scientificità), deriva altresì il metodo con cui sono chiamati ad operare gli autori che, di volta in volta, contribuiranno alla rivista. Vale a dire: un approccio certamente interdisciplinare nel dialogo preliminare con altri saperi e studiosi, ma soprattutto un orizzonte teleologico transdisciplinare nella elaborazione e nella stesura finale dei loro contributi.
Pur nel rigore epistemologico che ogni disciplina richiede, siamo consapevoli che i luoghi più fecondi da esplorare non si trovano solo operando occasionali incursioni in terreni altrui, ma soprattutto avventurandosi insieme verso territori inesplorati, differenti e differiti rispetto alle aree disciplinari nelle quali ciascuno si sente maggiormente a proprio agio.
In questa sfida contano certamente la vastità della conoscenza, la profondità dell’analisi e il rigore del metodo, ma specialmente conta la disponibilità a lasciarsi sorprendere. E a non farlo da soli.
Così nasce Rifrazioni, una rivista scientifica di studi transdisciplinari, che fa dell’interdipendenza dei saperi e della coralità dei loro esploratori la propria cifra distintiva.

Un sincero ringraziamento a quanti, in diverso modo, hanno contribuito alla sua nascita e a quanti continueranno a tenerla viva attraverso le loro personalissime e dialogate prospettive.
Alessio Rocchi

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