La religione è la possibilità data all'uomo di trascendere i suoi limiti: povero, si apre alla ricchezza infinita. Solo, diventa parte essenziale del tutto. Fragile, si apre alla forza irresistibile. Mortale, si apre alla vita eterna. E non esiste strada alternativa per realizzare un uomo così grandioso e stupendo.

Ogni ideologia che invece umili l'uomo, che lo abbassi, che lo renda tiro al bersaglio e carne da macello può esser solo considerata pazzia, la peggiore delle pazzie, quella che non si limita a distruggere chi la vive, ma rende il malato causa di morte e distruzione per gli altri.

 

Chiamare la pazzia “religione” è uccidere la religione stessa. Ma noi cristiani abbiamo una base che neppure la morte può uccidere: il Cristo dopo tre giorni è risorto! La religione uccisa dalla pazzia risorge a vita nuova. Questo impariamo da Parigi: una religione che risorge fondata sulla parola  di Cristo: “Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano” (Luca 6,27).

Il Preside, don Ezio Risatti 

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